Oliveri - la storia

Su incarico del Gran Conte Ruggero, scrisse come uno dei primi lo scrittore Edrisi (1099 - 1164) di "Labiri" (Oliveri) di un bello e grazioso insediamento con un grande castello sul mare, delle case, delle buone terre fruttuose, dei ruscelli perenni, dei mulini e di un grande porto, dove si faceva copiosa pesca del tonno. Per decreto dell'anno 1088, la spartizione delle terre (operata dallo stesso Conte Ruggero) fu assegnati il territorio - tra i fiumi "Elicona" (Oliveri) e montagna fino al mare - ai monaci Benedettini di Patti. Nel 1360 il re Ferdinando d'Aragona distaccó di questa conessione il castello e la Tonnara di Oliveri, per regarlarne al suo secondo figlio. Non è tramandata una data precisa che conferma la nascita del Comune di Oliveri ma sicuramente sia avvenuta dopo l'anno 1810 e prima del 1815 ed è certo che erano inizialmente aggregati i villaggi di Falcone che poi si sono separati nel 1875 per formare il Comune di Falcone.

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Marinello

La leggenda di Marinello

L'immenso arenile di Marinello, secondo una leggenda, è frutto di un miracolo. Si racconta, infatti, di una donna che andò in pellegrinaggio a chiedere grazia alla Madonna, ma che rimase delusa dal colore nero della statua. Quando uscì dalla chiesa, si recò sul piazzale, dove espresse entusiasmo per l'ameno luogo e un irriverente apprezzamento per la Madonna: "Sono venuta da tanto lontano per vedere una Madonna nera e brutta, tanto più brutta di me?" esclamò. In quel momento si sporse un pò troppo dalla balaustra, e il bimbo che teneva in braccio, le sfuggì. La paura della donna fu tale, che mentre il bimbo cadeva veloce come un proiettile verso il mare, la sua voce, disperata, emise un'invocazione: - "Madonnina mia, aiutami tu!"

 

 

La Madonna ascoltò quella voce di mamma, tanto che il mare accolse il bimbo come fosse una culla. Si ritirò dolcemente, senza che lo facesse affondare, e dall'acqua, emerse una lunga lingua di sabbia, dove ritrovarono il bambino intento a giocare a palla come se nulla fosse accaduto. Così, la leggenda racconta, si creò la laguna di Marinello Circa l'origine del culto alla Madonna del Tindari, rimontando esso a tempi molto remoti, non si trovano notizie storiche ben definite e criticamente accertate. Esiste però una pia tradizione che non contenendo, almeno sotto l'aspetto dell'ortodossia, alcunché d'inverosimile e di contraddittorio, possiamo accettare senz'altro, tanto più che si presenta su sfondo storico. L'origine della devozione alla Madonna Bruna sembra infatti risalire al periodo della persecuzione iconoclasta. Secondo la tradizione, una nave di ritorno dall'Oriente, tra le altre cose, portava nascosta nella stiva un'Immagine della Madonna perché fosse sottratta alla persecuzione iconoclasta.

 

Mentre la nave solcava le acque del Tirreno, improvvisamente si levò una tempesta e perciò essa fu costretta ad interrompere il viaggio ed a rifugiarsi nella baia del Tindari, oggi Marinello. Quando si calmò la tempesta, i marinai decisero di riprendere il viaggio: levarono l'ancora, inalberarono le vele, cominciarono a remare, ma non riuscirono a spostare la nave. Tentarono, ritentarono, ma essa restava ferma lì, come se fosse incagliata nel porto. Essi allora pensarono di alleggerire il carico, ma solo quando, tra le altre cose, scaricarono la cassa contenente il venerato Simulacro della Vergine, la nave poté muoversi e riprendere la rotta sulle onde placide del mare rabbonito. Sono sconosciuti i luoghi di provenienza e di destinazione dell'Immagine sacra.

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patrimonio Unesco

Le isole Eolie

Le Isole Eolie sono un arcipelago vulcanico situato nel Mar Tirreno, al largo della costa nord-orientale della Sicilia, in Italia. Prendono il nome dal dio del vento greco Eolo. Ogni isola ha il suo carattere distintivo e offre una varietà di attività per i visitatori, tra cui escursioni, bagni termali, snorkeling e immersioni.

 

 

Le principali isole dell'arcipelago sono: Lipari: È la più grande e popolata isola dell'arcipelago. Lipari è il centro amministrativo delle Eolie e offre diverse attrazioni turistiche, tra cui il Castello di Lipari e il Museo Archeologico Regionale Eoliano. Vulcano: Questa isola è famosa per i suoi fenomeni vulcanici, tra cui fumarole, fango termale e la possibilità di fare escursioni sul cratere del vulcano attivo. Salina: è la seconda isola più grande delle Eolie e offre paesaggi spettacolari, vigneti e spiagge pittoresche. È anche conosciuta per la produzione di pregiati vini Malvasia. Stromboli: è un'isola vulcanica caratterizzata dalla presenza del vulcano Stromboli, uno dei vulcani più attivi al mondo. La sua particolarità è l'eruzione regolare di lava e lapilli, visibili di notte. Filicudi e Alicudi: Sono isole più remote e meno sviluppate, offrendo un'atmosfera tranquilla e selvaggia. Sono ideali per chi cerca pace e relax lontano dalla folla. Panarea: è l'isola più piccola e una delle più esclusive delle Eolie. è rinomata per le sue acque cristalline, le grotte marine e la vita notturna.

 

 

 

Queste isole sono affascinanti per la loro bellezza naturale, la ricchezza geologica e la loro storia antica. Sono una meta popolare per il turismo e offrono anche la degustazione dei prodotti locali. Le Isole Eolie sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2000 per la loro importanza geologica e l'ecosistema unico che ospitano.

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La riserva naturale

La riserva naturale del Parco dei Nebrodi

Il Parco dei Nebrodi è una riserva naturale situata nella parte nord-orientale della Sicilia, in Italia. Si estende su una vasta area di oltre 86.000 ettari e comprende sia territori montuosi che costieri. Il parco prende il nome dalla catena montuosa dei Nebrodi, che si estende per circa 70 chilometri dalla costa settentrionale dell'isola. Questa catena montuosa è caratterizzata da imponenti vette, profonde valli, fiumi e boschi lussureggianti. è una delle aree montane più estese dell'intera Sicilia. All'interno del Parco dei Nebrodi si trovano numerosi ecosistemi e habitat diversi, che ospitano una ricca biodiversità. La flora del parco comprende varie specie di alberi, come querce, castagni, faggi, abeti e pini. Tra la fauna presente, si possono osservare diverse specie di uccelli, mammiferi, rettili e anfibi. Il parco offre numerose attività per i visitatori, tra cui escursioni, trekking, passeggiate a cavallo e mountain bike. Ci sono anche itinerari e sentieri ben segnalati che conducono a panorami mozzafiato, cascate, laghi e fiumi, offrendo agli amanti della natura e agli escursionisti un'esperienza unica. Inoltre, il Parco dei Nebrodi è noto anche per la sua gastronomia.

 

 

La zona è rinomata per i suoi prodotti tipici, come il formaggio provola dei Nebrodi, il miele, i funghi e i salumi. Ci sono anche diverse sagre e feste gastronomiche organizzate durante l'anno per promuovere i prodotti locali.

 

 

 

Il Parco dei Nebrodi è un'importante riserva naturale in Sicilia, che offre paesaggi spettacolari, una ricca biodiversità e molte opportunità per gli amanti della natura e gli appassionati di attività all'aria aperta.

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I Boschi

I Boschi di Malabotta e Argimusco

I Boschi di Malabotta sono una riserva naturale situata nella parte settentrionale della Sicilia, nella provincia di Messina. Questa zona copre una superficie di circa 1.300 ettari e comprende una vasta foresta di latifoglie, principalmente querce e lecci. I boschi sono caratterizzati da una ricca biodiversità e sono l'habitat di numerose specie vegetali e animali, alcune delle quali sono endemiche della regione. La riserva dei Boschi di Malabotta è stata istituita per preservare questo prezioso ecosistema e promuovere la ricerca scientifica e l'educazione ambientale. È un luogo ideale per fare escursioni, passeggiate e osservazione della natura. Argimusco, invece, è un complesso di rocce di origine preistorica situato nella provincia di Messina, in Sicilia. È conosciuto come il "Stonehenge italiano" per via delle sue formazioni rocciose misteriose e affascinanti. Le rocce di Argimusco presentano diverse forme, alcune delle quali ricordano animali o figure umane.

 

 

L'area di Argimusco è stata oggetto di diverse teorie e speculazioni riguardo alla sua origine e alle possibili funzioni che potrebbe avere avuto in epoche passate. Alcuni credono che potrebbe essere stato un luogo di culto o un osservatorio astronomico. Indipendentemente dalla sua storia, oggi è considerato un sito di grande interesse per gli amanti della natura e dell'archeologia. Entrambi i luoghi offrono opportunità uniche per esplorare la natura e scoprire la bellezza e la storia della Sicilia.

 

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I Megaliti

I Megaliti di Montalbano Elicona

I Megaliti di Montalbano Elicona sono un complesso di antiche strutture megalitiche situato nel comune di Montalbano Elicona, in provincia di Messina, Sicilia. I megaliti, o pietre monumentali, sono grandi massi di pietra utilizzati per creare strutture o monumenti preistorici. Questo sito archeologico è particolarmente noto per le sue pietre in pianta quadrata, chiamate "mura megalitiche". Si tratta di una serie di pietre allineate, che formano delle mura circolari e rettangolari, risalenti all'età del bronzo (circa 1600-1200 a.C.). Le mura megalitiche di Montalbano Elicona sono considerate uno dei più importanti siti megalitici dell'isola di Sicilia. La loro funzione originale non è ancora del tutto chiara, ma si ritiene che potessero essere utilizzate come recinti o come strutture rituali o cerimoniali. Oltre alle mura megalitiche, il sito presenta anche altre strutture come dolmen e menhir. I dolmen sono strutture costituite da grandi lastre di pietra, solitamente posizionate orizzontalmente sopra sostegni verticali, che formano delle camere sepolcrali. I menhir, invece, sono grandi massi di pietra eretti verticalmente, spesso utilizzati come monumenti o punti di riferimento.

 

I Megaliti di Montalbano Elicona offrono un'importante testimonianza dell'antica civiltà che abitava la zona e rappresentano un'attrazione turistica per gli appassionati di archeologia e storia. Il sito è stato incluso nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 2015, come parte del sito seriale "I Monti Peloritani: di Montalbano Elicona e di Novara di Sicilia".

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La Pineta

La Pineta attrezzata Piano Margi

La Pineta attrezzata Piano Margi è un'area naturale situata a Montalbano Elicona, un comune nella provincia di Messina, vicino al Villaggio La Tonnara - Oliveri. Si trova ai piedi del monte Roccagrimalda, all'interno del Parco dei Nebrodi. È una zona verde molto apprezzata dai residenti e dai visitatori, in particolare durante la stagione estiva. L'area è dotata di diverse infrastrutture e servizi per il relax e il divertimento all'aperto. Questi includono:

  • Area picnic: sono disponibili tavoli e panche per pranzare all'aperto e organizzare pic-nic con amici e familiari.
  • Area giochi per bambini: ci sono strutture e attrezzature per i più piccoli, come scivoli, altalene e giochi.
  • Sentieri: sono presenti percorsi immersi nella natura, ideali per passeggiate rilassanti o per fare attivitè fisica.
  • Punto ristoro: ci sono punti di ristoro dove è possibile acquistare bevande e snack.
  • Parcheggio: è disponibile un'area dedicata al parcheggio per agevolare l'accesso all'area.
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    La Pineta attrezzata Piano Margi è un luogo ideale per trascorrere del tempo all'aria aperta, immergendosi nella natura e godendo di momenti di svago e relax. Offre anche la possibilitè di fare escursioni nei dintorni e di esplorare le bellezze naturali della zona, come il monte Roccagrimalda e il Parco dei Nebrodi.

     

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